L’incolumità dei tiratori è in assoluto un elemento prioritario e imprescindibile, e proprio per questo la Normativa della Federazione Italiana Scherma per la pratica della Scherma Storica, indica quali sono le procedure da seguire per evitare gli incidenti, l’inosservanza delle quali è considerata colpa grave per il tecnico responsabile, ovvero il Maestro d’Arme.
La Normativa per la Scherma Storica, promulgata nel dicembre 2007 e successivamente aggiornata, ha formalizzato anche il riconoscimento della Scherma Artistica presso la Federazione Italiana Scherma, stabilendo espressamente quali sono i criteri generali di pratica, quali i protocolli di sicurezza e la definizione delle competenze tecniche: la conoscenza di tale Normativa diviene quindi un elemento fondamentale della preparazione del tecnico riconosciuto e diplomato presso l’Accademia Nazionale di Scherma.
LA SICUREZZA NELLA FASE DI PREPARAZIONE
La creazione di un gioco schermistico o di una coreografia schermistica deve essere impostata innanzitutto sulla sicurezza degli attori, dei comprimari e del pubblico, evitando che possano in qualunque modo ferirsi, ma anche considerando che gli attori siano preparati a gestire il carico di impegno sul piano fisico e psicologico che concerne la fase di duello.
La dinamica di lavoro deve quindi essere impostata in un ambiente adeguato e con attrezzature consone. Se gli attori sono alla loro prima esperienza con le attrezzature schermistiche, potrebbero essere prevenuti o addirittura spaventati all’idea di doverle usare. Il lavoro iniziale con loro va quindi impostato con l’obbiettivo di accrescere gradualmente la loro sicurezza e reciproca fiducia, attraverso l’allenamento con strumenti inoffensivi, partendo con un’esecuzione lenta da velocizzare progressivamente.
LA SICUREZZA DURANTE L’ESIBIZIONE
Durante l’esibizione riveste una grande importanza l’attenzione ai parametri di sicurezza, che deve essere rispettata sia dagli attori, che dagli altri membri del cast.
Indipendentemente dal fatto che l’esibizione avvenga in ambito teatrale o in ambito cinematografico, si dovrà fare particolare attenzione ad alcuni fattori:
- Terreno: salvo particolari necessità che possono essere legate all’ambientazione della storia, si dovrà opportunamente verificare che il duello venga svolto su una superficie che offra un grado di aderenza (grip) adeguato, facendo sì che gli attori non corrano il rischio di perdere l’equilibrio o di scivolare.
- Illuminazione: il teatro ed il cinema lavorano molto sulle luci per dare maggior risalto alla scena. Nell’impostazione del tipo di illuminazione da adottare durante il duello, il regista ed il tecnico delle luci dovranno tener in particolar considerazione che gli attori devono essere in grado di percepire in maniera adeguata sia i movimenti del compagno, che le distanze che intercorrono fra sé, il compagno, gli altri attori presenti in scena ed il pubblico.
- Distanze: come accennato poc’anzi, gli attori devono sempre avere presente che possono non essere soli sulla scena durante la loro esibizione: ci possono essere altri attori sulla scena, nell’ambito cinematografico ci sono la troupe e i vari tecnici spesso molto ravvicinati agli attori duellanti, oppure, in ambito teatrale, magari all’aperto, ci può essere il pubblico in una posizione abbastanza ravvicinata. Nell’ultimo caso, per quanto possa essere esteticamente poco gradito, sarebbe necessario avere uno spazio transennato dove far combattere i due attori; è vero che avendo tempo, risorse e fantasia, si possono creare degli elementi separatori che siano comunque coerenti con la scenografia.
- Unità di primo soccorso: benché ci si auguri sempre di non averne bisogno e che gli attori siano perfettamente preparati, nel caso di un’esibizione con dei simulacri di un’arma, lo stress o eventi imprevisti possono talvolta giocare brutti scherzi, ed a volte è sufficiente una piccola distrazione per arrecare, od arrecarsi, un danno fisico. Nella maggior parte degli eventi è presente nelle vicinanze un’unità di primo soccorso, ma è buona norma assicurarsene sempre.
Un’ulteriore parametro di sicurezza che il Maestro d’Arme deve fornire è costituito da alcuni segnali convenuti che gli attori si possono scambiare nel corso dell’esibizione e che devono servire a comunicare situazioni particolari e quindi generare una specifica reazione nel compagno. Tali gesti, che non devono essere percepiti dal pubblico, devono segnalare situazioni come:
- Dimenticanza di una parte della sequenza del gioco schermistico: in questo caso il segnale indicherà al compagno che esiste una difficoltà a proseguire con l’attuale sequenza e la necessità di passare direttamente alla successiva. Allontanandosi adotterà quindi la prima posizione relativa alla sequenza seguente.
- Infortunio lieve o medio: per quanto ci si prepari in modo adeguato, può succedere che accidentalmente si subisca un leggero infortunio che però impedisca il naturale proseguimento dell’esibizione. In questo caso il segnale convenuto andrà a comunicare al compagno la necessità di anticipare la conclusione del duello, attraverso una brevissima sequenza decisa in precedenza, con la quale, in uno/due colpi si vada a creare la situazione finale del combattimento, senza andare a modificarne l’esito. Nel caso vi fosse all’interno del duello una considerevole parte di dialogo, il segnale indicherà al compagno di procedere con la sola sequenza parlata, di eseguire dei semplici movimenti volti ad “infastidire” l’avversario colpendo la sua arma, per poi andare direttamente a concludere con la breve sequenza finale.
- Nel caso in cui dovesse avvenire un infortunio grave, si deve interrompere subito l’esibizione ed avvalersi nel più breve tempo possibile del supporto di un’unità di primo soccorso.
I segnali di emergenza convenuti devono essere decisi in fase di preparazione della coreografia schermistica come azioni integrate nel duello stabilito, in modo da non allertale il pubblico qualora divenisse necessario usarli: possono quindi essere delle parole che non sono previste nel copione originale, dei segnali fisici, come grattarsi un orecchio o il naso, spostare l’indice della mano che impugna la spada sopra l’elsa, o altro.
a cura del M° Fabio Scolari