Qualche anno fa ho avuto il piacere e l’onore di partecipare ad un master class di recitazione cinematografica con il grande Giancarlo Giannini, ed una frase che disse in quell’occasione riguardo il ruolo dell’attore mi rimase particolarmente impressa:
“L’attore è colui che con il proprio movimento incide lo spazio, e che con la propria voce incide il silenzio”.
La mia stimatissima regista ed insegnante di teatro, Gloriana Ferlini, sostiene che:
“L’attore è come un bambino: gioca a fare Amleto e a fare Mercuzio. Ha bisogno di guida, di disciplina, di controllo, di gratificazione, di allegria, di qualche ramanzina”.
Il Maestro d’Arme deve operare con gli attori attraverso la disciplina, armonizzando sapientemente l’aspetto formativo con quello ludico. Un attore, come tutti, ha bisogno di sentirsi dire che è bravo quando lavora bene, ma ha altrettanto bisogno di essere redarguito quando non si impegna come dovrebbe.
Alla fine del lavoro tutti dovrebbero portare piacevolmente con sé nuovi valori e nuove competenze.
LA PREPARAZIONE DELL’ATTORE SUL PIANO ATLETICO
Ogni attore ha determinate caratteristiche fisiche e può essere più o meno preparato, dal punto di vista atletico, ad affrontare una sequenza di combattimento.
Nella maggior parte dei casi sarà necessario che il Maestro d’Arme disponga un addestramento specifico. In particolare, egli dovrà impostare un lavoro che miri a sviluppare:
- un potenziamento muscolare, dovendo confrontarsi con armi offensive e difensive, senza però dover sacrificare l’agilità e la velocità dei movimenti;
- la resistenza soprattutto agli sforzi brevi, ma intensi, ripetuti nel contesto di un assalto, che alterna momenti di calma a momenti di azione ad alta velocità;
- l’allungamento muscolare (stretching);
- la coordinazione dei movimenti e l’equilibrio;
- il fiato e la respirazione, per riuscire a rimanere lucido e concentrato durante il combattimento.
LE CARATTERISTICHE DEGLI ATTORI
Una prima analisi fondamentale che dovrà fare il Maestro d’Arme verterà sulla conoscenza di tutto il cast, ed in particolare degli attori duellanti e degli altri attori che saranno presenti in scena al momento del duello.
Il Maestro d’Arme dovrà fornire a tutti i membri della produzione istruzioni sui parametri di sicurezza che riguarderanno loro e i duellanti, spiegando lo svolgimento dell’azione ed evidenziando, assieme al regista, le dinamiche e gli spazi all’interno dei quali si svolgerà l’azione precisando quali saranno gli spazi di sicurezza.
Il Maestro d’Arme avrà la necessità di capire la fisicità degli attori duellanti per poter impostare al meglio la strutturazione del duello. Sarà pertanto necessario da parte sua un’adeguata analisi degli attori, per valutarne punti di forza e debolezza e creare movimenti che possano essere in grado di eseguire in funzione della loro preparazione fisica, della loro elasticità e della loro apertura mentale.
Per fare questo potrà far eseguire agli attori degli esercizi di mobilità e di attivazione motoria aerobica ed anaerobica, per capire anche la loro capacità gestire il respiro (ed eventualmente rinforzarla) visto che durante l’esibizione si troveranno nella difficolta di dover parlare e combattere nel medesimo frangente. A tal riguardo, l’esperienza mi insegna che in ambito teatrale è consigliabile che il colpo e la parola non siano mai perfettamente sincronizzati e quindi sovrapposti, in modo da favorire una miglior comprensione del testo: è sufficiente anche un minimo sfasamento fra i due.
Una volta compresa la fisicità degli attori duellanti, il Maestro d’Arme dovrebbe essere in grado, anche forte della sua esperienza, di impostare il singolo duellante in base al proprio ruolo, alla propria fisicità ed agli abiti e armi di scena che dovrà usare.
Il Maestro d’Arme, con l’aiuto in primis del regista, ma anche dell’attore stesso, deve capire o carpire più possibile quali siano le caratteristiche, capacità e possibilità fisiche dell’attore, nonché il suo profilo psicologico. Compito del Maestro d’Arme sarà quello di eseguire un lavoro quasi “sartoriale”, cucendo addosso all’attore lo stile di combattimento più consono per renderlo accessibile, efficace ed adeguato al personaggio.
L’attore, in quanto tale, lavora molto con la propria fisicità, ed il Maestro d’Arme deve essere in grado di coglierne ed esaltarne le caratteristiche.
LE CARATTERISTICHE DEI PERSONAGGI
Con la lettura del copione, ed assieme a regista ed attori, il Maestro d’Arme necessita di determinare le caratteristiche dei personaggi che si dovranno affrontare in duello.
Un duello di solito è un momento catartico nella “vita” di personaggi che vi prendono parte, ed in cui le loro condizioni fisiche e psicologiche precedenti al duello trasmutano in quelle successive.
Il duello è il momento del cambiamento, dal quale ogni personaggio può ad esempio uscirne vincitore o sconfitto, finalmente riscattato in seguito ad una vita di soprusi, salvatore dell’onore dell’amata, carico di gloria o pervaso dall’onta e dal rancore, stanco, ferito, addirittura menomato o, peggio, morto.
È ovvio quindi quanto sia importante conoscere la situazione pregressa, dalla quale il duello scaturisce, e quella finale, da cui proseguirà, o forse finirà, lo spettacolo.
Il Maestro d’Arme dovrà tener conto delle varie caratteristiche dei personaggi e valorizzare, attraverso il duello, la loro evoluzione.
RESPIRI E PAROLE
Un punto in comune evidente fra scherma e recitazione è la gestione del respiro: entrambe le discipline devono gestire lo stress attraverso una corretta ed adeguata respirazione.
Per l’attore si aggiunge il parlato, il dialogo che deve fare magari durante il duello stesso, o magari porre l’accento sul far sentire un respiro, il fiatone, un colpo di tosse, uno spasmo. Il Maestro d’Arme deve tener conto di queste cose e anche della fatica fisica che comporta l’esibizione, prevedendo brevi pause “di studio” in cui gli attori possano riprendere fiato e meglio concentrarsi sulla fase successiva.
La gestione del respiro è fondamentale per mantenere ben ossigenato il cervello nella fase di stress che comporta il duello: l’attore si trova a dover ricordare i movimenti che deve fare lui, i movimenti che deve fare l’altro, il testo che deve pronunciare, le espressioni, le interazioni verso oggetti di scena o altri personaggi, deve stare attento a non farsi male o a non far male agli altri; sono veramente tante cose da fare contemporaneamente e una disattenzione può avere conseguenze molto penalizzanti sull’esito dello spettacolo.
È utile quindi impostare con gli attori alcuni esercizi di respirazione, abituandoli a gestire in modo corretto il diaframma. Nella fase di preparazione fisica si potrebbero fare dei piegamenti sulle braccia o sulle gambe abituandosi nel contempo a parlare.
L’ATTORE ED IL SUO PRINCIPALE ANTAGONISTA
Un buon Maestro d’Arme, se forte dell’esperienza della recitazione, sa bene che un attore, duellante o meno, parte già dovendo affrontare un ostico antagonista: il proprio personaggio.
Indipendentemente dalla scuola di formazione attoriale da cui proviene, questi sa che dovrà impegnarsi in maniera approfondita per conoscere ed entrare nel personaggio. Il lavoro del Maestro d’Arme in questo caso sarà di grande supporto, perché nell’insegnargli a combattere può aiutare l’attore ad approfondire sfaccettature molto sottili del personaggio e quindi superare quella barriera che divide l’interpretare dal sentirsi personaggio.
L’ATTORE E LA SCHERMA
Per un Maestro d’Arme è molto importante aver sempre ben presente che un attore rimarrà tale anche dopo l’esperienza del duello scenico e non diventerà per forza uno schermidore. Il Maestro d’Arme deve trasmettere quindi ciò che è necessario per la preparazione del duello inerente all’esibizione richiesta, tutto il resto sono solo informazioni che possono creare confusione all’attore, che ha già le sue difficoltà a ricordarsi duello e battute.
a cura del M° Fabio Scolari