Situate sul lato orientale di piazza delle Erbe, le Case Mazzanti sono tra i palazzi più antichi della città ed un mirabile esempio di pittura ornamentale delle facciate.
L’uso di dipingere le facciate esterne di case e palazzi nobiliari è molto antico, e nella città di Verona tale consuetudine era talmente diffusa che durante il Rinascimento la città si era conquistata il soprannome di “Urbs picta”, ovvero città dipinta.
Inizialmente la pittura sulle facciate veniva realizzata solo per proteggere le superfici murarie da pioggia, neve ed altre intemperie, ma ben presto venne impiegata come prezioso elemento decorativo. Sui palazzi dei ricchi signori iniziarono a comparire disegni geometrici, imitazioni di tappezzerie, fregi complessi ed anche interi cicli figurativi, realizzati con pigmenti terrosi che mescolati all’acqua venivano applicati sull’intonaco fresco.
Vento, pioggia e Sole con l’inesorabile scorrere dei secoli hanno cancellato in gran parte l’aspetto pittoresco e coloratissimo dell’urbs picta, ma qualcosa è ancora rimasto: le Case Mazzanti.
La signoria degli Scaligeri ne entrò in possesso agli inizi del quattordicesimo secolo. La parte superiore veniva utilizzata come granaio, mentre nella parte inferiore, denominata “Domus Mercariorum” (casa dei merciai), erano aperte botteghe, magazzini e abitazioni. I piani superiori erano raggiungibili anche dalla vicina Domus Nova attraverso il ponticello sopra Volto Barbaro.
All’inizio del sedicesimo secolo le case furono acquistate dalla famiglia Mazzanti, da cui lo stesso edificio ha poi preso il nome. Fu negli anni 1532-1537 che i nuovi proprietari fecero dipingere ad Alberto Cavalli le facciate dell’edificio. Sulle pareti già affrescate con finte architetture il pittore mantovano aggiunse le Allegorie dell’Ignoranza, della Prudenza e dell’Invidia; sul corpo d’angolo quelle della Lotta tra Giganti e della Provvidenza a cui si aggiungeva, verso Corso Santa Anastasia, un Laocoonte oggi scomparso.
Un’iscrizione ancora oggi visibile recita: “Ad ornamento della patria e per decoro suo e dei suoi”
Alberto Cavalli, vissuto nel sedicesimo secolo è stato un pittore italiano. Poco si conosce della sua vita. Fu allievo del pittore Giulio Romano e autore degli affreschi che ornano le facciate delle Case Mazzanti verso piazza delle Erbe a Verona. Ha anche collaborato con il suo maestro alla realizzazione di Palazzo Te a Mantova e affrescato alcuni soffitti del Palazzo Ducale di Sabbioneta.
Uno sguardo merita anche il retro dell’edificio, dove una ripida scala esterna e la splendida vera del pozzo con guide in ferro che permettevano di calare i secchi dalle case, compongono uno degli angoli più intimi e pittoreschi di Verona.
Mastino I Della Scala, capostipite della signoria che resse Verona per più di un secolo, venne assassinato per vendetta, in un volto di passaggio tra Piazza delle Erbe e il retro dell’edificio dove si trovava l’ingresso. Una targa su Volto Barbaro, così il nome dello stretto e buio passaggio, ricorda il drammatico avvenimento del 1277.
FONTI:
- Verona, Romana Medievale Scaligera – Mario Patuzzo
- Verona, Storia, Cultura, Territorio, Immagini
a cura di Massimo Spazian